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    • Quattro chiacchiere, due tag e consigli per gli acquisti

      Posted at 11:50 am07 by ophelinhap, on July 26, 2016

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      No, non sono sparita.

      Non ho vinto la lotteria, cambiato identità e comprato un’isoletta in qualche atollo sperduto e meraviglioso, dove vivere senza scarpe e coi capelli spettinati (almeno, non ancora).

      È semplicemente un periodo pieno: pieno di cose, cose che cerco di far succedere ma non arrivano; pieno di notizie da un mondo che fa sempre più rumore, e non il rumore che mi piacerebbe sentire. È insomma un periodo che mi fa desiderare silenzio, e leggerezza, mentre eventi e informazioni si accumulano così tanto da farmi perdere il filo delle cose che vorrei scrivere, mentre precipito nel delirio delle lettere motivazionali e delle gioie del precariato.

      Si parla tanto di crisi dei blog, ed è una cosa che mi fa riflettere abbastanza; tuttavia, ciò che mi ha fatto più pensare questi mesi, tra attacchi terroristici, Brexit e crisi varie, è la mancanza di figure forti di intellettuali (versus l’ipertrofia di opinionisti dell’ultima ora), che siano politicamente e socialmente impegnati e riescano ad aiutare a capire, a elaborare, ad essere meno confusi e spaventati dalle cose che ci circondano.

      Comunque, approfitto di queste quattro chiacchiere pre-vacanziere per parlare di cose totalmente diverse, di cose leggere, davanti a una limonata bella fresca, ché perfino qui al nord è arrivato qualche giorno d’estate, e rispondere velocemente a due tag: quello di Baylee de La siepe di more e quello della mia amica Alessandra di Una lettrice.

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      Il tag di Baylee si chiama I posti che tag e mi sembra più che adatto alla voglia di vacanza che ho in questo periodo – tanta, tantissima. Per entrambi i tag risponderò semplicemente alle domande e, anziché taggare a mia volta altri blog, vi consiglierò alla fine del post un po’ di blog che mi piacciono e che potreste recuperarvi durante le tanto sudate, meritatissime vacanze. Pronti?

       

      Il posto che porti nel cuore

      Londra, sempre.

      Il posto più divertente

      Porto, una minifuga con una mia carissima amica, una cena in un ristorante très chic in cui siamo finite per sbaglio, piene di sabbia dopo aver trascorso una giornata al mare. Non riuscivamo a smettere di ridere, specie dopo dosi generose di vinho verde, tanto che a un certo punto ci hanno suggerito che sarebbe stato meglio se ce ne fossimo andate. Siamo tornate in ostello alle cinque del mattino, non abbiamo sentito la sveglia e abbiamo preso l’aereo per un soffio.

      Il posto più commovente

      La casa di Anna Frank ad Amsterdam. Ho letto così tante volte il suo diario da ragazzina che non riesco a evitare di commuovermi ogni volta che ci ritorno.

      Il posto più deludente

      La porta di Brandeburgo a Berlino – me l’aspettavo immensa, non so perché. E Staten Island, dove mi è toccato scoprire, nel corso di una gita improvvisata, che c’è veramente pochissimo da fare.

      Il posto più sorprendente

      Il campus dell’università di Harvard a Boston. Ho sempre desiderato visitarlo e, quando è finalmente successo, la realtà si è rivelata migliore delle aspettative alimentate da Gilmore Girls.

      Il posto più gustoso

      Barcellona, dove ho mangiato la zuppa di pesce più buona del mondo. Budapest, dove ho passato quattro giorni a rimpinzarmi di gnocchetti e risotto al formaggio di capra e rape rosse. Il Salento e i frutti di mare crudi e freschissimi. Casa mia in Calabria.

      Il posto che ti ha lasciato un ricordo particolare

      Sempre Londra, e i ricordi sono tanti e preziosi: un picnic col vino bianco ghiacciato a Hyde Park, un karaoke improvvisato in metro, i pomeriggi alla National Gallery e poi a cercare libri alla Waterstone’s di Trafalgar Square, la mia prima volta all’opera.

      Il posto più romantico

      Sempre Londra. Sono ripetitiva, lo so. Qui ho cercato di spiegare alcuni dei (tanti) motivi.

      Il posto che vorresti rivedere

      Boston, di cui mi sono innamorata, e New York, perche è cosi immensa che non riesci mai a scoprirla abbastanza.

      Il posto dove ti piacerebbe andare

      Mi piacerebbe visitare il New England di Sylvia Plath e di Emily Dickinson e da lì passare al Canada di Alice Munro. La Cornovaglia di Ross Poldark e tutta la mia amata Inghilterra. La Scozia, dove mi sono sentita un po’ a Hogwarts.

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      Il tag di Alessandra è il Liebster Award 2016 (grazie, Ale!). Le domande proposte da una delle mie lettrici preferite sono le seguenti:

       

      Cosa stai leggendo?

      Ross Poldark di Winston Graham (pubblicato di recente in Italia da Sonzogno, nella traduzione di Matteo Curtoni e Maura Parolini)

      Per te qual è la storia d’amore più bella di tutti i tempi e perché? (Puoi citare libri, film ma anche raccontarmi come si sono conosciuti i tuoi nonni…vale tutto :))

      La mia inclinazione bovaristica propenderebbe per una delle mie amate storie maledette e infelici, tipo Anna Karenina, Cime tempestose o Non lasciarmi di Ishiguro. Ho da poco iniziato ad apprezzare le storie d’amore più sane e meno distruttive – tipo Elizabeth Bennet e Mr Darcy di Orgoglio e pregiudizio, per intenderci, o Hannah Coulter di Wendell Berry. Suggerirei qualcosa a metà strada, tipo Via col Vento: Rossella perde i suoi anni migliori dietro l’uomo chiaramente sbagliato (chi di noi non l’ha fatto, almeno una volta nella vita?) e perde Rhett. Non c’è lieto fine, ma l’ostinata, testarda fanciulla non si arrende, ché domani è un altro giorno.

      Passatempo preferito?

      Leggere il sabato o la domenica mattina a letto o in riva al mare. Le maratone su Netflix (ora sto guardando Orange Is The New Black). Un bel film. Un aperitivo appena fuori c’è il sole. Viaggiare appena posso. Scrivere quando ne ho voglia.

      Consiglia due libri imperdibili, due libri che secondo te tutti dovrebbero leggere. 

      Anna Karenina di Tolstoj, il mio libro preferito, e Lolita di Nabokov, scritto talmente bene che le parole si sciolgono in bocca con un retrogusto frizzantino. Leggerlo in lingua originale è un’esperienza quasi mistica.

      A cosa pensi prima di addormentarti?

      Sono una persona molto ansiosa e soffro d insonnia, quindi in realtà tendo a leggere fino ad addormentarmi ancora con gli occhiali e il Kindle in mano.

      Qual è un sogno che vorresti realizzare?

      Trascorrere un’estate a studiare a Harvard.

      Mini-vacanza. Qual è un posto in Italia che consiglieresti per trascorrere un bel weekend? 

      Consiglierei la mia Calabria, regione spesso sottovalutata che invece nasconde vere e proprie perle, come Tropea, Scilla, Capo Vaticano, il parco nazionale della Sila e quello del Pollino per gli amanti della montagna.

      Qual è un post del tuo blog che ti piace particolarmente? Linkalo.

      Parlerei più che altro di post ai quali sono particolarmente affezionata, tipo quelli su Sylvia Plath, il mio pellegrinaggio austeniano nello Hampshire o quello un cui racconto un po’ di cose su Ophelinha.

      Perché alle persone piace il tuo blog? 

      Francamente non ne ho idea, questa sarebbe più una domanda per i miei venticinque lettori di manzoniana memoria 😉

      Hai comprato qualcosa con i saldi?

      Ho comprato alcune cose durante il periodo dei saldi ma non in saldo – vale lo stesso? – tipo questo vestitino di Mod Dolly, un piccolo brand inglese che adoro, e questa gonna handmade di emmevi loves. Ho inoltre preordinato The Cursed Child, il sequel teatrale di Harry Potter in uscita in UK il 31 luglio, e non vedo l’ora di leggerlo (potete pre-ordinarlo anche in italiano, nella traduzione di Luigi Spagnol).

      Se potessi migliorare la tua vita cosa sarebbe la prima cosa che cambieresti? 

      Ci sono diverse cose che non mi rendono felice in questo periodo, e la precarietà non aiuta. Spero di trovare il mio posticino nel mondo al più presto, e riuscire a essere meno ansiosa, più serena.

       

      Come promesso, ecco una lista non esaustiva di blog che mi piacciono e che potreste recuperarvi durante le vacanze estive:

       

      Una lettrice

      Parole senza rimedi

      Citazionisti avanguardisti

      Il soffitto si riempie di nuvole

      Interno storie

      Librofilia

      Librangolo Acuto

      Just Another Point

      Casa di ringhiera

      La McMusa

      Bellezza rara

      Il tè tostato

      Riru Mont In Glasgow

      La filosofia secondo Baby P

      Il Club dei Libri

      Zelda was a writer

      Capitano mio Capitano

      Peek A Book

      Il mondo urla dietro la porta

      The Sisters’ Room, A Brontë-inspired Blog

       

      In inglese:

       

      Brain Pickings

      Yummy Books

       

      Avete anche voi bei blog da propormi (non necessariamente book o lit blog?) In caso affermativo fatelo nei commenti, e grazie!

      Soundtrack: You’ve got time, Regina Spektor

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      Posted in Ophelinha scrive | 14 Comments | Tagged alessandra pagani, Alice Munro, Anna Karenina, Bellezza rara, Brain Pickings, capitano mio capitano, casa di ringhiera, Cime tempestose, Citazionisti avanguardisti, Emily Dickinson, Hannah Coulter, Hogwarts, Il Club dei Libri, Il mondo urla dietro la porta, Il soffitto si riempie di nuvole, Il tè tostato, interno storie, Ishiguro, Just Another Point, La filosofia secondo BabyP, la mcmusa, La siepe di more, LibrAngoloAcuto, Librofilia, Liebster Award, Lolita, Londra, New York, Non lasciarmi, Orange is the new black, Parole senza rimedi, Peek A Book, Rhett Butler, Riru Mont in Glasgow, Ross Poldark, Rossella O'Hara, Sylvia Plath, The Cursed Child, The Sisters' Room, A Brontë-inspired Blog, una lettrice, Via col vento, Margaret Mitchell, Vladimir Nabokov, Wendell Berry, Yummy Books, Zelda was a writer
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