Impressions chosen from another time

Frammenti di letteratura, poesia, impressioni
Impressions chosen from another time
  • Home
  • English
  • About
  • Cookie Policy
  • Tag: Marina Grillo

    • Il Calendario dell’Avvento letterario #8: #vestitiperilibri – Dickens in verde e rosso

      Posted at 11:50 am12 by ophelinhap, on December 8, 2018

      img_5443

      Questa casella è scritta e aperta da Marina di Interno storie

      #vestitiperilibri - Dickens in verde e rosso 1 - interno storie.jpg

      Se si pensa al Natale nella sua versione più culturale vengono subito in mente i classici della letteratura anglosassone moderna, il cui iniziatore è proprio Charles Dickens.

      Nell’Inghilterra vittoriana prende corpo la celebrazione del Natale, grazie soprattutto al recupero antropologico ad opera di Thomas K. Hervey nel suo The Book of Christmas  (1837), dove ha indagato il passato più lontano per riportare a galla le consuetudini medievali, periodo in cui la festività ha assunto un aspetto importante. Perché dunque questa riappropriazione? Nei secoli avvenire è caduta nell’oblio, nonostante sia stata ricordata con nostalgia da Chaucer e Shakespeare. Si parla dunque di una riscoperta.

      Dickens è il vero autore moderno del Natale, scrive Adam Gopnik nell’Invenzione dell’inverno (Guanda), ha imparato la lezione di Hervey e ha catapultato questa festività nell’atmosfera magica della fiaba, corredando la sua bibliografia di un ciclo di libri destinato al 25 dicembre.

      Nel primo romanzo, Il circolo Pickwick, il «Natale è celebrato pattinando sul ghiaccio, mangiando e festeggiando nell’allegria generale».

      Da questo momento in poi diverrà una festa secolarizzata.

      Piccola parentesi frivola.

      #Vestitiperilibri è una rubrica che curo su Instagram, dedicata agli abiti e ai libri: accosta titoli per cromie e, a volte citazioni, con il guardaroba. E in questa occasione si veste delle due fiabe dickensiane, Il Grillo del Focolare e A Christmas Carol, entrambe curate e tradotte da Enrico De Luca per Caravaggio editore, comprese di note esplicative.

      I due colori per eccellenza del Natale, rosso e verde, giocano per opposizioni e piccole suggestioni letterarie.

      #vestitiperilibri - Dickens in verde e rosso 2 - interno storie.jpg

      A Christmas Carol rappresenta l’idea del Natale svincolato dalla religione: il dualismo tra capitalismo e carità, ricordi e cinismo, paternalismo e individualismo. Gli ingredienti per fare di Scrooge il rappresentante del materialismo ci sono tutti, ma fortunatamente ha la possibilità di redimersi.

      #vestitiperilibri - Dickens in verde e rosso 3 - interno storie.jpg

      Il Grillo del Focolare è una fiaba domestica, in cui equivoci, spiriti e fate hanno un ruolo non secondario. Anche qui troviamo uno Scrooge, Tackleton, ma le atmosfere e la posta in gioco sono differenti rispetto alla sua opera più nota, nonostante ciò il calore umano ha il potere sciogliere i cuori più freddi.

      Posted in Il Calendario dell'Avvento Letterario | 0 Comments | Tagged #AvventoLetterario, #vestitiperilibri, A Christmas Carol, Adam Gopnik, Caravaggio editore, Charles Dickens, Guanda, Il Calendario dell'Avvento Letterario, Il circolo Pickwick, Il grillo del focolare, interno storie, Invenzione dell’inverno, Marina Grillo, The Book of Christmas, Thomas K. Hervey, Un Canto di Natale, un Natale inglese
    • Il Calendario dell’Avvento Letterario#7: felice Jólabókaflóð

      Posted at 11:50 am12 by ophelinhap, on December 7, 2015

      bannervale

      Questa casella è scritta e aperta da Marina di Interno storie

      marina3

      Il Nord Europa mi sorprende sempre. L’immagine algida, nonostante la latitudine, non gli si addice per nulla, specie nel caso  dell’Islanda, la nazione dei primati negli ambiti letterario ed editoriale con il più alto tasso di lettura al mondo. Gli Islandesi non si risparmiano in quanto a biblioteche e librerie.

      In una città come Reykjavík, insignita del titolo di Città della Letteratura dall’UNESCO, i prestiti alla biblioteca comunale superano il milione, considerando che ha una popolazione di circa 200 mila persone.

      In questi giorni l’Islanda si trasforma nella patria dei libri, dove ogni amante della letteratura vorrebbe trasferirsi: è un tripudio di pagine scritte, o meglio ancora, un diluvio. Ora capirete meglio.

      È il periodo del Jólabókaflóð, un termine impronunciabile. In inglese si dice Christmas Book Flood. E, se proprio vogliamo essere meticolosi con le traduzioni, in italiano è il Diluvio del libro di Natale. Un evento che salta fuori dal nulla, ma affonda le radici nella prima metà del secolo scorso. Durante il secondo conflitto mondiale, le importazioni erano state ridotte al minimo, così come gli acquisti da parte della popolazione. Tuttavia, nei riguardi della carta stampata le autorità sono state indulgenti e nei Natali della guerra si è estesa l’abitudine di regalare un libro come bene prezioso. Ne è nata una tradizione duratura, speciale.

      marina1

      Tra novembre e dicembre arrivano sugli scaffali delle librerie circa 800 titoli di autori, per lo più islandesi. Si registrano le più alte vendite proprio in vista del Natale, circa l’80­-90%. Un diluvio, appunto. Persino la televisione non lesina in spot pubblicitari e, a quanto pare, è il maggiore argomento di conversazione tra gli adulti.

      Gli editori recapitano alle famiglie il bókatíðindi, un catalogo di tutti i libri acquistabili per se stessi o come regalo. Come consuetudine ogni islandese riceverà e donerà almeno un libro per Natale. I libri si scambiano il 24 dicembre, dopo il tradizionale pranzo, così da poter scegliere le proprie letture tra quelle ricevute e dedicarvisi fino a tardi.

      «E poi arrivava la notte quando tutte le candele erano consumate e tutti gli incendi spenti e tutti i nastri e le carte ripiegati per il prossimo Natale. Io avevo i miei regali con me nel letto», scrive Tove Jansson ne Il libro dell’inverno, che islandese non è, ma conosce bene il momento magico in cui si trova rifugio nella gioia dei doni – se sono libri ancora di più.

      Lo scambio dei libri è un’usanza consolidata che non accenna a perdere smalto, anzi ogni anno l’attesa si fa spasmodica, tanto che gli islandesi intasano i telefoni degli editori per l’impazienza di avere il catalogo nel più breve tempo possibile.

      “Ad ganga med bok io maganum” è un detto islandese, pressapoco dovrebbe suonare come “ogni islandese ha un libro nel suo stomaco”, inteso sia come divoratore di storie e sia come “ciascuno ha una storia da raccontare”. Infatti, un islandese su dieci si cimenta nella scrittura.

      I numeri relativi alla lettura sono molto alti, non voglio annoiarvi elencandoveli; sicuramente è una situazione diametralmente opposta alla nostra per mirate politiche culturali e solidità dell’editoria.

      Questa terra ha una ricca tradizione letteraria fin dal Medioevo – quando nei villaggi le storie venivano narrate oralmente durante i rigidi inverni e le scarse ore di luce – che ha assunto nel tempo un ruolo importante, un costante punto di riferimento per la società civile.

      Pensavate che solo gli italiani fossero un popolo di scrittori? L’Islanda è anche il paese della lettura. Un esempio da tenere a mente.

      Felice Jólabókaflóð!

      marina2

      Posted in Letteratura e dintorni | 10 Comments | Tagged #AvventoLetterario, Bookworms, Il Calendario dell'Avvento Letterario, Il libro dell'inverno, Islanda, Jólabókaflóð, Little Miss Book, Marina Grillo, Reykjavík, Si legge e si racconta di libri, Tove Jansson, tradizioni di Natale, UNESCO, Xmas is all around
    • Un’ora con…Marina Grillo di interno storie

      Posted at 11:50 am08 by ophelinhap, on August 31, 2015

      La blogger di oggi, calabrese come me, si autodefinisce piccola come un libriccino, ma il suo blog è una vera e propria biblioteca di recensioni che spaziano dalla narrativa italiana a quella straniera, dai libri di viaggio a quelli per bambini, per non dimenticarmi che soffro della sindrome di Peter Pan, sostiene Marina, sostiene.

      Inoltre, Marina è anche molto attiva su Instagram con i suoi #bookin(gram)mi: per segnalarle le vostre letture preferite, basta usare l’hashtag motivando la vostra scelta, per dare alle foto dei vostri libri del cuore la possibilità di essere condivise sul suo account.

      Che aspettate a scoprirla?

      lmb

      1) interno storie: come e perché?

      In origine avrebbe dovuto essere Miss Little Book, poi, per questioni di chi tardi arriva male alloggia, mi sono accontenta di invertire i termini. La scelta non ha un significato particolare, ci ho pensato molto, ho dato un forte senso personale. Ero ancora legata al vecchio blog (non letterario). Con ogni probabilità, ci saranno sono cambiamenti in vista, combattuta se mantenere questo nome o dare una svolta più matura. È il Little che mi sta stretto, sento l’esigenza di essere altro (Nota di Ophelinha: il blog di Marina ora si chiama interno storie).

      2) Chi c’è dietro interno storie?

      Una trentunenne (oddio!) introversa e curiosa, appassionata di libri e di lettura, che avrebbe voluto occuparsi di editoria. Parlo già al passato, ci ho messo una pietra sopra. Tuttavia, per un periodo ho avuto una brevissima esperienza in una casa editrice indipendente, sono stata delusa dalle modalità di lavoro (molti collaboratori non pagati) e dall’aurea snob che ruota intorno ai libri. Non voglio essere complice di questo sistema che considera la cultura per pochi.

      Vorrei essere e avere altro, nel frattempo il blog mi assorbe completamente, per me è un lavoro anche se non guadagno, non è una perdita di tempo, è il mio biglietto da visita. Che si sappia in giro.

      3) Il tuo scaffale d’oro

      Tra i preferiti: Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, tutta la Ferrante, I racconti di Pietroburgo di Gogol, Il mare non bagna Napoli della Ortese, Microcosmi di Magris, Virginia Woolf, Dalla parte delle bambine di Gianini Belotti, Schnitzler, Cognetti. Gli ipotetici: la restante bibliografia della Ortese, le autrici italiane del Dopoguerra, la letteratura nordica che ultimamente mi sta appassionando, la letteratura marina e isolana, i contemporanei americani. Quest’ultimi li devo inquadrare meglio.

      4) Un personaggio in cui ti immedesimi particolarmente

      Non ho un personaggio preferito, faccio più attenzione al contesto e alla storia: attraverso i libri ritrovo in questo o in quello un qualcosa di me, una specifica situazione. Ultimamente mi sono ritrovata nei racconti di Francesca Marciano, Isola grande isola piccola.

      5) Se il tuo blog fosse una canzone..

      Pur essendo una fan quasi della prima ora dei Subsonica, nessuno dei loro testi si adatta al mio spazio. A giorni alterni potrebbe essere: New soul di Yael Naim, quando sono sopraffatta dall’euforia; qualsiasi brano della colonna sonora del Favoloso mondo di Amelié, troppo incline a sbalzi umorali ma non ho un pessimo carattere, anzi; Amongst the waves dei Pearl Jam per la spensieratezza dei giorni marini.

      6) Il tuo rapporto con la scrittura/con la lettura

      Odi et amo. La bulimia di lettura non mi fa per nulla bene, odio quando mi spingo oltre il limite. Quando leggo troppo avidamente, sento di perdere il senso di questo gesto fino a diventare nauseante. Allora, devo prendermi una pausa e ricominciare a piccoli passi. Non sono una lettrice accanita. Diffido di quelli “tutto libri e null’altro”, mi sembrano dei reclusi. I libri mi hanno aiutata in momenti burrascosi, concentrarmi sulla scrittura e lettura significa accantonare un po’ i problemi.

      Le parole mi incantano, soprattutto certe costruzioni immaginarie. Spesso sono ispirata e quando decido di buttare su un foglio due righe, le parole volano via. Ho una memoria labile. Cerco di riafferrarle ma le suggestioni non sono più le stesse.

      7) Progetti in cantiere

      Nuove rubriche, nuovi ispirazioni anche molto frivole, nuovo abito e forse un nuovo indirizzo (vedi risposta 1).

      Posted in Guestpost e interviste | 10 Comments | Tagged Anna Maria Ortese, blogging, bookblogger, Bookworms, Claudio Magris, Elena Ferrante, Elena Gianini Belotti, Francesca Marciano, interviste, Little Miss Book, Marina Grillo, o, Paolo Cognetti, Schnitzler, Tomasi di Lampedusa, un'ora con, Virginia Woolf
    • Chasing Impressions

    • Categories

      • Anglophilia
      • Cartoline
      • Frammenti di poesia
      • Frammenti di un discorso amoroso
      • Guestpost e interviste
      • Il Calendario dell'Avvento Letterario
      • Letteratura americana
      • Letteratura e dintorni
      • Ophelinha legge
      • Ophelinha scrive
      • Rileggendo i classici
      • Uncategorized
    • Goodreads

Blog at WordPress.com.

Cancel

 
Loading Comments...
Comment
    ×
  • Nel rispetto del provvedimento emanato in data 8 maggio 2014 dall'Autorità garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo blog usa dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento clicca qui.