Impressions chosen from another time

Frammenti di letteratura, poesia, impressioni
Impressions chosen from another time
  • Home
  • English
  • About
  • Cookie Policy
  • Tag: Garzanti

    • Il Calendario dell’Avvento Letterario#6 – Un Natale a New Orleans

      Posted at 11:50 am12 by ophelinhap, on December 6, 2015

      bannervale

      Questa casella è scritta e aperta da Marta di La McMusa.

      1. truman capote

      C’era una volta un bambino preoccupato: aveva più o meno sei anni, viveva in Alabama con alcuni zii e una cara cugina di nome Sook, molto molto più grande di lui, e, che fosse inverno o no, credeva in Santa Claus. Un giorno di dicembre, all’improvviso, il bambino preoccupato ricevette una lettera decisa e misteriosa in cui veniva richiesto.

      Veniva richiesto dal padre – un signore lontano che aveva visto poche altre volte nella sua vita e che abitava a New Orleans – che adesso lo invitava a trascorrere il Natale con lui. Padre e figlio, e una manciata di giorni insieme per ricordarsi, forse, di un calore ormai disperso. Spaventato e in lacrime, il bambino disse a Sook che a New Orleans per Natale non ci voleva andare e che avrebbe preferito stare con lei a scartare i regali che Santa Claus avrebbe di certo consegnato sotto l’albero della loro casa di campagna la notte del 24 dicembre: un cappello da cowboy con tanto di lazo, un coltello con il manico di perla, un fucile ad aria con cui sparare ai passeri.

      “Non piangere, Buddy. Magari a New Orleans vedrai la neve!”

      Il bambino preoccupato, convinto allora dal sogno della neve, prese la corriera e, quando arrivò a New Orleans dopo 400 miglia di terre paludose, per sopportare il distacco, la paura e la solitudine, si mise in attesa di fiocchi bianchi e un poco di magia. Si mise in attesa di un soffio di fiaba abbagliante come abbagliante era stata la neve delle storie che gli leggeva Sook da quando era piccolo per dargli la buonanotte.

      Solo che la neve, a New Orleans, non arrivò mai. Né quel Natale, né gli altri. Al suo posto il bambino preoccupato conobbe per la prima volta i suoni e frastuoni dei tram di quella grande città afosa, il vociare della gente nelle strade, la radio e il frigorifero (insieme, nella casa del padre, nel bel mezzo della Grande Depressione), il balcone della stanza da letto con i merletti di ferro, il cortile con i fiori e la fontana a forma di sirena, una mezza dozzina di amiche del padre, un aereo.

      2. vintage aeroplane toy

      Stava in una vetrina di un negozio di giocattoli. Il giorno prima di Natale, camminando per Canal Street, il bambino preoccupato era rimasto ammaliato: l’aereo aveva i pedali, un motore rosso ed era tanto grosso da poterci entrare dentro e pedalare fino a prendere il volo. Con quell’aereo sì che avrebbe fatto ridere i suoi cugini; con quell’aereo sì che avrebbe potuto correre in mezzo alle nuvole; con quell’aereo sì che Santa Claus l’avrebbe reso felice.

      Il bambino preoccupato quella notte si mise a pregare e pregò proprio rivolto a Santa Claus: il Signore raccoglie gli ordini, Santa Claus li consegna sotto forma di regalo. Così diceva Sook.

      Fu quella notte stessa, però, che il bambino preoccupato – che di nome faceva Truman e come cognome portava la malinconia agitata di un matrimonio durato poco e finito male tra un ricco uomo d’affari di New Orleans e una tipica southern belle che era stata anche Miss Alabama – scoprì che Santa Claus non esisteva: la piramide di regali sotto l’albero stava sì prendendo forma, ma la stava costruendo il padre, tradendo rumore e prosaicità nel bel mezzo della notte più poetica dell’anno.

      “Un ragazzino della tua età non può credere ancora nel Signore. E neanche in Santa Claus.”

      Senza lacrime ma con rabbia, Truman pregò allora per un altro padre, che pochi anni dopo arrivò e gli diede il cognome Capote, un’istruzione prestigiosa e una stabilità emotiva che non aveva mai avuto ma che adesso, forse, era troppo tardi per apprezzare. Pregò allora anche per un’altra madre, che da quel Natale fino alla sua morte divenne proprio New Orleans, la città senza neve e con un grosso aeroplano in vetrina, la città dove vivono le sirene, i colori, uomini e donne in costume, e la libertà di poter credere a Santa Claus perché Santa Claus, in fondo, altro non è che la bellezza di avere qualcosa in cui credere.

      3. new orleans at xmas

      Il racconto One Christmas di Truman Capote – da cui è tratta la mia storia natalizia di oggi – lo potete trovare in una vecchia edizione Garzanti intitolata Un Natale e altri racconti. È una storia  semplicemente perfetta, di cui io ho modificato il finale facendolo convergere sulla vita vera, ma che sulla pagina fa il paio con il celeberrimo (almeno in America) racconto Un ricordo di Natale: nostalgia, dolcezza e amicizia proiettati nell’infanzia e riportati in vita nel presente da uno degli scrittori più amabili e potenti della storia letteraria contemporanea. Non solo americana.

      Buon Natale 🙂

      Posted in Letteratura e dintorni | 9 Comments | Tagged #AvventoLetterario, Alabama, Garzanti, Grande Depressione, Il Calendario dell'Avvento Letterario, la mcmusa, Letteratura americana, Marta Ciccolari Micaldi, New Orleans, One Christmas, Santa Claus, Sook, Truman Capote, Un Natale e altri racconti, Un ricordo di Natale, Xmas is all around
    • #libriinvaligia5: per un pugno di classici

      Posted at 11:50 am08 by ophelinhap, on August 6, 2015

      e00989b94245461c5d4c99888ee1a687

      Finalmente anche il conto alla rovescia per le mie vacanze si è attivato, quindi, dopo due settimane trascorse a preparare pacchi e valigie per un trasloco… mi rimetto a preparare le valigie per tornare in Italia, affrontando il dilemma di ogni anno: quali libri portare con me, oltre al mio amatissimo Kindle?

      Come l’anno scorso, colgo la palla al balzo e vi suggerisco un pugno di classici da scoprire/riscoprire durante le vacanze. Che siate al mare, in viaggio, in montagna, in città o in ufficio (sigh!), buone letture!

      1) Il buio oltre la siepe, Harper Lee

      Di Harper Lee si è parlato tanto, tantissimo negli ultimi mesi, causa la riscoperta e la pubblicazione del suo inedito Go set a watchman. Io l’ho letto, ne ho parlato qui, e approfitto dell’occasione per sottolineare ancora una volta che – a prescindere da operazioni pubblicitarie più o meno infelici – GSAW non è Il buio oltre la siepe. Quindi, se aspettate l’edizione italiana per leggere un prequel/sequel dell’amatissimo classico, resterete estremamente delusi: sono due romanzi diversissimi, che affrontano tematiche più o meno simili da due prospettive estremamente diverse.

      Ergo, approfittate dell’estate per scoprire/riscoprire la Maycomb dell’adorabile Scout Finch, maschiaccio perennemente scalzo e in salopette che odia vestitini e scarpe di vernice, suo fratello Jem e l’inseparabile amico Dill (controparte romanzata di Truman Capote, amico d’infanzia della Lee). I tre si trovano a crescere in un momento storico pieno di cambiamenti per la società americana degli stati del Sud, con la fortuna di avere una vera e propria bussola morale: il mitico papà Atticus, che ha il vizio di giocare con l’orologio da taschino e l’inestimabile pregio di fare sempre ciò che ritiene giusto, a scapito delle conseguenze.

      buio

      Feltrinelli editore, trad. a cura di Amalia D’Agostino Schanzer

      2) Effie Briest, Theodor Fontane

      Ho letto questo romanzo molto recentemente, incuriosita da un tweet di Oxford World’s Classics che lo definiva la controparte teutonica di Anna Karenina, il mio romanzo preferito, per me vera e propria Bibbia della letteratura di tutti i tempi.

      Se nella prima metà del romanzo ho rischiato di cadere vittima della lentezza delle narrazione, nella seconda ho ceduto alla malia dell’innocenza e del candore con cui viene raccontata la storia di Effie, fanciulla diciassettenne data in sposa in quattro e quattr’otto a un ex pretendente di sua madre che ha più del doppio dei suoi anni. L’unica colpa di Effie è quella di essere sostanzialmente una bambina, che non si conosce, non conosce il suo posto nel mondo, e in mezzo alla sua tranquilla confusione cade preda delle avances del maggiore Crampas. Ovviamente, Effie è destinata a non vedere più la figlia Annuccia e a morire di tubercolosi lontano da lei e dal marito, il rigido barone Von Instetten, che vorrebbe perdonarla, ma attribuisce all’onore e alle apparenze un ruolo molto più importante di quello giocato dall’amore.

      Se Thomas Mann avesse dovuto scegliere solo sei libri, Effie Briest di Fontane sarebbe stato uno di quelli. Fidatevi del buon vecchio Thomas, e lasciatevi conquistare dalla sua apparente semplicità e dal candore di tempi andati: caratteristiche che, più o meno inconsapevolmente, sono tra quelle che cerco in un buon classico.

      Oscar Mondadori, trad. a cura di S. Bortoli

      Oscar Mondadori, trad. a cura di S. Bortoli

      3) Ritratto di signora, Henry James

      Isabel Archer è una delle eroine più belle e sfortunate della storia della letteratura. Affascinante, indipendente, intelligente, si ritrova ad ereditare un’ingente fortuna, e a compiere uno sbaglio di proporzioni colossali in ambito sentimentale, sposando un inquietante omuncolo interessato solo ai suoi soldi, l’insopportabile, pomposo Gilbert Osmond. La vera tragedia di Isabel è essere stata amata tanto, da tanti, e non essere mai riuscita a capire le persone, e a leggere davvero nel suo cuore.

      È uno dei miei libri preferiti, che rileggo volentieri a cadenza irregolare. Da affiancare all’omonimo film di Jane Campion, con una splendida Nicole Kidman e un cast di tutto rispetto, che include John Malkovich e Viggo Morgensen.

      Edizioni BUR, trad. a cura di B. Boffito Serra

      Edizioni BUR, trad. a cura di B. Boffito Serra

      4) L’età dell’innocenza, Edith Wharton

      Con L’età dell’innocenza, il suo dodicesimo romanzo, la Wharton diventa la prima donna ad essere insignita del premio Pulitzer (1921). Basta leggere L’età dell’innocenza per rendersi conto che il suo successo è più che meritato: la penna della Wharton attacca senza pietà l’ipocrita alta borghesia newyorchese della fine del XIX secolo, svelandone il volto nascosto da una maschera dorata.

      In questo contesto, Newland Archer, avvocato di belle speranze, si trova costretto a sposare May, scialba ma di buona famiglia, pur essendo perdutamente innamorato della cugina, la misteriosa e perduta contessa Ellen Olenska, colpevole di avere “un passato” (una vita scandalosa in Europa! Il divorzio da un dissoluto conte polacco!). Da affiancare all’omonimo film di Scorsese, che vede Michelle Pfeiffer nei panni della contessa Olenska e Winona Ryder in quelli di May Welland.

      eNewton classici, trad. a cura di P. Negri

      eNewton classici, trad. a cura di P. Negri

      5. Via dalla pazza folla, Thomas Hardy

      Confessione: ho iniziato a leggere il celeberrimo romanzo di Hardy da pochissimo, dopo aver visto il nuovo adattamento cinematografico con una splendida Carey Mulligan nei panni della protagonista, la bellissima, indipendente e sfortunata (avete notato quanto spesso questi aggettivi vadano insieme nella descrizione delle eroine dei classici?) Bathsheba Everdene. Anche Bathsheba, come Isabel Archer, ha la tendenza a far innamorare di sé un po’ tutti, dal leale fattore Oak al ricco Boldwood, che si rivela uno stalker della peggior specie. Ovviamente, si innamora dell’unico uomo che non la ricambia, il vanesio, sprezzante sergente Francis Troy, che la rende molto, molto infelice.

      Ah, è anche un romanzo pieno di pecore. Ci sono pecore ovunque. Anche molte mucche. Arcadia pura, insomma.

      pazza 07

      Garzanti, traduzione di Piero Jahier e Maj-Lis Rissler Stoneman

      6) Camera con vista, E. M. Forster

      Lucy Honeychurch è un’altra delle mie eroine preferite in assoluto. Di lei, il pastore Beebe dice che, se si arrischiasse a vivere come suona, sarebbe una delle persone più interessanti del mondo. E lo fa: lascia l’insignificante, freddo fidanzato Cecil per una vita di avventure con l’inappropriato, imprevedibile George, conosciuto durante un viaggio in Italia, complice uno scambio di camere.

      Da affiancare alla visione del film di James Ivory, con un’intensa Helena Bonham Carter nei panni della protagonista.

      Newton Compton, trad. a cura di  P. Meneghelli

      Newton Compton, trad. a cura di P. Meneghelli

      Ultimo consiglio libresco: dopo aver tanto parlato di eroine, vi suggerisco la lettura di un libro che ho amato molto (purtroppo non disponibile in traduzione italiana): How To Be A Heroine: Or, what I’ve learned from reading too much, di Samantha Ellis (di cui ho parlato qui).

      se

      Dalla redazione è tutto: vi auguro delle bellissime vacanze, piene di avventure, di parole, di storie.

      Soundtrack: Summertime, Ella Fitzgerald e Louis Armstrong

      Posted in Ophelinha legge | 3 Comments | Tagged Anna Karenina, Atticus Finch, Bathsheba Everdene, Bur, Camera con vista, E. M. Forster, Edith Wharton, Effie Briest, Feltrinelli, Garzanti, Go set a Watchman, GSAW, Harper Lee, Henry James, Il buio oltre la siepe, Isabel Archer, Jane Campion, L’età dell’innocenza, Lev Tolstoj, libriinvaligia, Lucy Honeychurch, Movies, Newton Compton, Oscar Mondadori, Oxford World's Classics, Pulitzer, Ritratto di Signora, Scout Finch, Theodor Fontane, Thomas Hardy, Thomas Mann, Truman Capote, un classico è per sempre, Via dalla pazza folla
    • Chasing Impressions

    • Categories

      • Anglophilia
      • Cartoline
      • Frammenti di poesia
      • Frammenti di un discorso amoroso
      • Guestpost e interviste
      • Il Calendario dell'Avvento Letterario
      • Letteratura americana
      • Letteratura e dintorni
      • Ophelinha legge
      • Ophelinha scrive
      • Rileggendo i classici
      • Uncategorized
    • Goodreads

Blog at WordPress.com.

Cancel
  • Nel rispetto del provvedimento emanato in data 8 maggio 2014 dall'Autorità garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo blog usa dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento clicca qui.