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    • Il Calendario dell’Avvento letterario 2018 #10: decorazioni di Natale da creare con i libri

      Posted at 11:50 am12 by ophelinhap, on December 10, 2018

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      Questa casella è scritta e aperta da Serena di Follow the Books – racconti di una lettrice in viaggio

      stelline

      Amo il Natale, amo i libri e amo questo mitico Calendario dell’Avvento letterario, che ormai da anni seguo e attendo con gran trepidazione, come una vera e propria tradizione natalizia.

      Mentre cercavo qualcosa di cui scrivere per la mia cartellina, rigorosamente canticchiando carole natalizie e indossando calzini con le renne ricamate sopra, mi sono detta che sarebbe stato molto carino scrivere di Natale e libri, in un modo un po’ più pratico. E cioè pensando a delle decorazioni di Natale da creare direttamente con i libri, per un Natale da vera booklover.

      decorazioni

      Iniziamo subito con un paio di dichiarazione forti: sì i libri sono preziosi, no i libri non si distruggono senza motivo. Ok. Ma parliamoci chiaro: esistono anche libri brutti. Orrende edizioni, pessime traduzioni, agghiaccianti copertine. Di alcuni libri, diciamoci la verità, non sappiamo che farcene. Regalarli? Non è proprio lo scopo principale di “fare un regalo” quello di liberarsi di qualcosa che non vogliamo noi per primi. Conservarli per poi buttarli alla prima occasione? È un peccato. Possiamo donarli in biblioteca, portarli ai mercatini, oppure… Possiamo donargli nuova vita.

      alberi

      Per esempio potremmo creare delle deliziose decorazioni di Natale con i libri! Ve lo immaginate un albero di Natale letterario? E poi segnaposti per la tavola che possono essere conservati e riutilizzati come segnalibri, decorazioni e ghirlande da appendere per rendere l’atmosfera ancora più magica.

      Alcune idee sono davvero semplici da realizzare. Per esempio: prendiamo un palloncino, della colla vinilica, ritagliamo accuratamente delle pagine dal libro che abbiamo scelto. Spennelliamo abbondante colla sulle pagine e sui ritagli, e incolliamoli al palloncino. La colla va applicata sia sotto che sopra i fogli. Ricopriamo quasi del tutto il palloncino, lasciando fuori la parte con il nodino. Lasciamo asciugare per una notte. Quando la colla si sarà indurita con uno spillo buchiamo il palloncino: quel che ci rimane è la nostra pallina di carta. Possiamo usare brillantini, nastrini colorati, fiocchetti di neve in feltro, spago grezzo… possiamo liberare la fantasia. La pallina sarà imperfetta, ma unica. Creata da noi e a partire da un oggetto che amiamo tanto: un libro.

      palline

      Allo stesso modo possiamo inventarci di tutto e di più, dipende dalla creatività che abbiamo e dal tempo a disposizione. Si possono creare con la carta addobbi per l’albero (stelline, ghirlande, fiocchi di neve); segnaposti da tavola, che possono essere poi donati agli invitati come segnalibri; decorazioni per la casa, come piccoli alberelli di carta da poggiare sui davanzali delle finestre; ghirlande letterarie per abbellire le nostre porte. Insomma, ci possiamo davvero sbizzarrire nel creare le decorazioni di Natale con i libri.

      Tra l’altro, se creiamo le nostre decorazioni con la carta evitiamo anche l’uso spropositato di plastica che si fa solitamente durante questi giorni di festa. Mi raccomando però, quando le riponiamo dobbiamo ricordarci di avene molta cura, altrimenti l’anno successivo saranno inutilizzabili: le decorazioni di carta sono davvero delicate.

      Oh, quasi dimenticavo: si potrebbe addirittura costruire un albero di Natale fatto con dei veri e propri libri. Però occhio alle lucine, eh! Che come dice la canzone “si accendono e brillano”, e vicino alla carta bisogna stare attenti e scegliere quelle giuste, altrimenti si accende qualcos’altro.

      Insomma, i libri sono un bene prezioso. Mai buttarli. Piuttosto regaliamoli, vendiamoli, riutilizziamoli. Portiamoli con noi sotto altre forme, perché sono veri e propri doni. Buon Natale letterario a tutti!

      albero di natale

      Posted in Il Calendario dell'Avvento Letterario | 3 Comments | Tagged #AvventoLetterario, bookblogger, Follow the Books, Il Calendario dell'Avvento Letterario, Natale, Serena Di Battista
    • Book Blogger Blabbering | Intervista a Erica Casalini di La Leggivendola

      Posted at 11:50 am11 by ophelinhap, on November 4, 2016

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      Da un’idea di A Clacca piace leggere è nato il BBB (Book Bloggers Blabbering).

      Di cosa si tratta? 11 blogger si raccontano. Ogni settimana una di loro verrà intervistata da un’altra blogger e ospitata ogni volta sulla sua pagina. Un modo carino, insomma, di parlare di libri, conoscersi meglio, scoprire nuovi blog da seguire – un po’ nello spirito della mia rubrica Un’ora con.

      Tutte le interviste si compongono di cinque domande, uguali per tutte le blogger, più alcune domande a sorpresa ideate da chi conduce l’intervista. Trovate il calendario completo con tutte le date e i link ai blog ospiti e ospitanti alla fine di questo articolo.

      Vi lascio all’esuberante Erica di La Leggivendola, con cui condivido la passione per Jane Austen, Londra e Harry Potter. Buona lettura!

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      1-      Com’è iniziata la tua avventura da lettrice?

      Ah, a questa domanda cui so rispondere subito, senza manco pensarci, è un ricordo vividissimo. Ero seduta sul pavimento in cucina, col gattone Romeo sulle ginocchia, aspettavamo che tornasse mio padre per metterci a tavola per la cena. Indossavo una tuta porpora delle tartarughe ninja, ricordo anche questo, e ricordo che ero in prima elementare. Ecco, mio padre torna e mi allunga una versione ultra-semplificata di La bella addormentata nel bosco. Quella sera mia madre mi ha insegnato a leggere, ero spalmata su di lei nel lettone e padre ronfava dall’altro lato. È stato un momento prezioso, forse se avessi iniziato a leggere spronata unicamente dagli insegnanti l’atto della lettura avrebbe avuto per me tutto un altro significato.

      Poi beh, è arrivato Pandi, sono arrivati i Piccoli Brividi, gli Istrici, il Battello a Vapore… che poi a parte Pandi sono collane cui torno volentierissimo pure adesso 😛

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      2-      Com’è nata l’idea di aprire un blog e condividere le tue letture con un pubblico?

      Volevo chiacchierare di libri ma non avevo poi tantissima gente con cui farlo. Avevo passato il pomeriggio a studiare giapponese con due amiche e compagne di corso – in un periodo che mi pare lontanissimo – e avevo cercato di introdurre una riflessione su… beh, sul perché trovassi ributtante Tre metri sopra il cielo, non è che fosse poi questo argomentone. Solo che il discorso è caduto nel vuoto. Ho aperto il blog quella sera stessa, e poi ho continuato a scribacchiare di libri. Non so bene come farei senza, pur contando che gli amici lettori non mi mancano affatto, e pure di un certo livello.

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      3-      Qual è il tuo libro del cuore e perché ce lo consiglieresti?

      Ad ogni lettore va un libro del cuore diverso, la mia risposta varierebbe moltissimo a seconda di chi potrei avere davanti. Ma il libro che sento più mio in assoluto è Nessun dove di Neil Gaiman. Adoro il modo in cui Neil dà forma a un mondo altro rispetto al nostro, che lo include e ne è incluso, che possiamo quasi aspettarci che esista perché non nega la realtà in cui viviamo, si limita ad affiancarla con discrezione. E poi i personaggi, Londra di Sotto, le scelte importanti. Forse di Nessun dove apprezzo soprattutto la domanda sottintesa del protagonista al “Ma è davvero tutto qui?” rivolto al mondo normale in cui ha vissuto fino al suo incontro con Porta. C’è dell’altro. Deve esserci dell’altro.

      (Io di norma lo trovo nei libri.)

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      4-      Dietro le quinte: come si svolge la giornata tipo di una bookblogger?

      Oddio, non sono certo un grande esempio xD

      Ma la prima cosa che faccio dopo colazione è sbirciare il blogroll in cerca di post interessanti, scrivere una recensione se ho terminato da poco una lettura – e se ho tempo, mannaggia – e andare avanti con gli impegni. Inframezzandoli coi libri.

      (le bancarelle di libri usati di Torino, mannaggia, c’ho lasciato l’anima.)

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      5-      Un vantaggio e uno svantaggio di essere una bookblogger

      Potrei rispondere con la becerata dei libri gratis, ma sarebbe giusto una becerata.

      No, la parte migliore sono le informazioni che finiscono immancabilmente per raggiungerti sui libri in generale. Sulle novità, sulle ristampe, sul mondo editoriale, su determinati autori… ci si ritrova immersi in un contesto così pregno di letteratura che se ne viene inghiottiti e risputati pieni di nozioni. Si sa sempre cosa leggere. Sempre.

      Lo svantaggio, dal mio punto di vista, non è tanto l’impegno – anche perché a me capita di prendere lunghissime pause, che magari mi pesano un po’ ma senza troppi sensi di colpa – quanto la responsabilità di ciò che si consiglia e sconsiglia. Ci rimango davvero male quando consiglio un libro convincendo qualcuno a procurarselo e poi questo qualcuno non lo gradisce. Tre anni fa circa ho chiacchierato con entusiasmo di L’inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender, che ho adorato oltre ogni previsione. Ecco, una ragazza – la blogger di Mezza Tazza, per la precisione – se l’è procurato subito sulla fiducia, solo che non le è piaciuto. Mi dispiace ancora adesso, ‘cidenti.

      Figuriamoci poi la responsabilità di stroncare un libro. Quella non riesco ad addossarmela, lo ammetto. Se un libro è proprio brutto, evito di parlarne e basta. Sono una blogger pavida.

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      6-      Un personaggio in cui ti immedesimi particolarmente

      Sono tanti, faccio fatica a sceglierne uno. Potrei dire Elinor Dashwood di Ragione e Sentimento, Anita Blake della serie di Laurell K. Hamilton, Brienne delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, Delirio dal Sandman di Neil Gaiman e decine di altri personaggi.

      Il fatto è che al momento quello che sento più mio è Pollyanna, anche se Pollyanna non lo rileggo da quando ero piccola e sicuramente ne ho un ricordo rarefatto e impreciso. Negli ultimi anni mi sono resa conto di quanto l’insegnamento di Pollyanna abbia fatto presa su di me, e ci torno spesso con la mente, specie quando le cose non vanno benissimo. Cercare il lato positivo di ogni situazione, cercare sempre di estrapolarne il meglio. Mettercela tutta per essere felici e per fare felici gli altri, che diamine, alla fine non conta nient’altro. Nient’altro.

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      7-      Se il tuo blog fosse una canzone, sarebbe…

      Quanto è malsano che mi sia venuta in mente la sigla dell’Ape Maia? 😉

      Forse Three Black Crows dei Blackmore’s Night. Non è una canzone che ascolto spessissimo, ma è allegra e leggera e parla di tre corvi che dall’alto di un albero osservano il mondo andare avanti. Stavo per rispondere Skalds and Shadows dei Blind Guardian – che comunque è bellissima – ma non sono così seria 😛

      8-      Il tuo posto del cuore

      Non ho un posto del cuore. Ci sono tanti luoghi che identifico come “nidi” o “tane”, ma dipende unicamente dal fatto che sono impregnati delle persone cui voglio bene. Il mio posto del cuore è insieme a loro.

      Che finale orrendamente sdolcinato 😉

      Grazie mille a Manuela per avermi ospitato su questo spazio  e a Clacca per aver dato il via alle interviste. È stato un sacco divertente. Saluti e buoni libri a tutti 😀

      hermione

      Calendario BBB:

      Venerdì 7 ottobre – Claudia de Il giro del mondo attraverso i libri intervista Carla di Una banda di cefali

      Venerdì 14 ottobre – Carla di Una banda di cefali intervista Claudia di a clacca piace leggere

      Venerdì 21 ottobre – Claudia di a clacca piace leggere intervista Irene di Librangolo Acuto

      Giovedì 27 ottobre – Simona di Letture sconclusionate intervista Daniela di Appunti di una lettrice

      Venerdì 4 novembre – Manuela di Impressions chosen from another time intervista Erica di La leggivendola

      Venerdì 11 novembre – Daniela di Appunti di una lettrice intervista Diletta di Paper Moon

      Venerdì 18 novembre – Erica di La leggivendola intervista Camilla di Bibliomania

      Venerdì 25 novembre – Fabrizia di Il mondo urla dietro la porta intervista Claudia de Il giro del mondo attraverso i libri

      Venerdì 2 dicembre – Irene di Librangolo Acuto intervista Manuela di Impressions chosen from another time

      Venerdì 9 dicembre – Diletta di Paper Moon intervista Fabrizia di Il mondo urla dietro la porta

      Venerdì 16 dicembre – Camilla di Bibliomania intervista Simona di Letture sconclusionate

      Evento Facebook: qui il link

      Posted in Guestpost e interviste | 4 Comments | Tagged Aimee Bender, book bloggers blabbering, bookblogger, elinor dashwood, interviste, Neil Gaiman, Pollyanna, Ragione e Sentimento
    • Un’ora con…Nellie Airoldi di Just Another Point

      Posted at 11:50 am09 by ophelinhap, on September 20, 2016

      Nellie è un’altra voce che mi sento di raccomandare senza alcuna esitazione: fresca, spontanea, brillante, innamorata delle verdi colline d’Irlanda, lettrice onnivora con il dono dell’ubiquità (la trovate sul blog, su Finzioni Magazine, su Salt Editions e mille altri posti ancora). Se a tutto ciò aggiungete i suoi ottimi gusti in fatto di musica e serie TV, avrete tredici buone ragioni (per parafrasare il tormentone di Zucchero) per correre a scoprirla.

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      1) Just another point: come e perché?

      Just Another Point è stata una di quelle che si chiamano scelte di vita sotto la doccia. Era il 25 marzo 2013 ed ero dottoressa in Beni Culturali da meno di una settimana quando avevo cominciato a capire che tutto quello che mi passava per la testa non lo volevo più condividere solo con i miei taccuini, e quindi un po’ per noia (la disoccupazione già mi stava stretta) e un po’ per divertimento (scrivere è un immenso piacere) ho deciso di aprire uno spazio tutto mio dove poter raccontare ciò che mi stava accadendo, ovvero il fortissimo bisogno di mettermi in gioco e pubblicare online ciò che fino a quel momento avevo fatto solo fra me e me. Il nome del blog, poi, è stata una scelta naturale in quanto il mio è semplicemente un altro dei tanti punti di vista che si trovano sul web e che negli ultimi anni sono nati e cresciuti sempre più. Anche io, però, volevo dire la mia.

       

      2) Chi c’è dietro Just another point?

      Nellie, tanta confusione ma soprattutto tanta curiosità in tutto ciò che sta nero su bianco,  soprattutto perché spero sempre di trovare fra le righe la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto, che sostanzialmente è 42 ma a me i numeri non sono mai piaciuti.

       

      3) Il tuo scaffale d’oro

      Nel mio scaffale d’oro ci sono 3 fumetti ogni 8 libri. Le storie disegnate, come quelle scritte, sono una fonte inestimabile di stimoli e proprio non riesco a rinunciarvi. Nel mio scaffale d’oro, quindi, c’è Asterios Polyp che amo infinitamente ed è il primo graphic novel che mi ha fatto innamorare. A fianco c’è Joan Didion che se la racconta con Calvino e di quella meraviglia che è Se una notte d’inverno un viaggiatore. C’è poi Mario Soldati, America Primo Amore è forse diventato uno dei miei libri preferiti, ma una vera lettrice sa di doversi tener pronta ad accettare l’arrivo di un altro capolavoro che si metterà fra i piedi come ha fatto Elizabeth Strout con Olive Kitteridge, Elena Ferrante con la sua quadrilogia, Paco Roca con la dolcezza di Rughe, Ágota Kristóf con La Trilogia di K. Insomma, lo scaffale d’oro è una vera e propria dimensione a sé stante sempre pronta a ingigantirsi e inglobare libri belli.

       

      4) Un personaggio in cui ti immedesimi particolarmente

      Questa è veramente difficile. Quando lessi Nessuno Scompare Davvero mi ritrovai molto nelle parole di Elyria (“..e anzi alcune mattine, pur essendo me stessa, vorrei comunque essere una cosa che fugge lontano da me piuttosto che quella cosa cucita dentro di me per sempre”) eppure il bello di leggere è trovare la frase giusta al momento giusto quindi capita spesso di ritrovarmi nella parole di quella che magari è l’unica battuta triste di un personaggio protagonista di un libro comico. Vorrei però raccontarti un passaggio de L’anno del pensiero magico di Joan Didion e svelarti qual è la mia idea di felicità e quella che un giorno vorrei tanto provare.

       

      Il libro che aveva in mano era uno dei miei romanzi (..).

      La sequenza che lesse ad alta voce era (..) complicata (..). “Accidenti” mi disse John quando chiuse il libro. “Non venirmi mai più a raccontare che non sai scrivere. Ecco il mio dono per il tuo compleanno.”

      Ricordo che mi vennero le lacrime agli occhi.

      Le sento ancor oggi.

      Retrospettivamente, questo era stato il mio presagio, il mio messaggio, la prima nevicata, il regalo per il mio compleanno che nessun altro avrebbe potuto farmi.

       

      5) Se il tuo blog fosse una canzone..

      Una canzone di quelle che si ascoltano in treno a volume basso mentre ci si perde nel paesaggio guardando dal finestrino del treno. Potrebbe essere Holland Road dei Mumford & Sons anche se in realtà in queste settimane sto ascoltando tantissimo Free Stuff di Edward Sharpe & the Magnetic Zeros e forse sì, potrebbe essere il mio blog trasformato in canzone.

       

      6) Il tuo rapporto con la scrittura/con la lettura

      Leggere è da anni una necessità. Ci sono mattine che il treno è talmente pieno che non riesco nemmeno a togliere il libro dallo zainetto: passare un’ora della giornata in piedi fra gente che parla dei fatti propri senza poter nuotare tra le parole mi uccide realmente. Con il tempo anche scrivere è diventato essenziale quanto la lettura, una logica conseguenza di un processo che è cominciato con il giornalino di famiglia quando ero bambina e che è cresciuto con i numerosi taccuini che si sono alternati durante gli anni delle superiori ma soprattutto dell’università. Ancora oggi non esco di casa senza un quadernetto nello zaino e una penna blu.

       

      7) Progetti in cantiere

      Scrivere scrivere scrivere! Da diversi anni collaboro con diversi magazine online, sono tutte collaborazioni che prendono il mio tempo libero ma lo faccio con molto piacere. È ciò che amo fare e non smetterò mai di crederci.

      Posted in Guestpost e interviste | 8 Comments | Tagged America Primo Amore, Ágota Kristóf, bookblogger, Catherine Lacey, Elena Ferrante, Elizabeth Strout, Finzioni Magazine, Italo Calvino, Joan Didion, Just Another Point, L'anno del pensiero magico, Mario Soldati, Nellie Airoldi, Nessuno Scompare Davvero, Olive Kitteridge, Paco Roca, Salt Editions, se una notte d'inverno un viaggiatore, Trilogia di K., un'ora con, vita da blogger
    • Un’ora con…Laura Ganzetti de Il tè tostato

      Posted at 11:50 am03 by ophelinhap, on March 22, 2016

       

      Che dire di Laura, meglio nota come la fanciulla del tè tostato e dei libri?

      In primis che l’ammiro moltissimo: ha mille idee, realizza tantissimi progetti e si dedica a tutti con passione ed entusiasmo (vi rimando a questo post in cui Laura spiega di cosa si occupa e come potete seguire i suoi progetti di lettura sui social).

      Laura, ti lascio la parola e spero di incontrarti prestissimo, magari a qualche evento bronteano 😉

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      1) Il tè tostato: come e perché?

      Il tè tostato è nato per mettere in fila le mie letture e non dimenticarle. Leggo tanto e a un certo punto mi è sembrato impossibile continuare ad avere tutto in testa, così ho aperto il blog; un diario non sarebbe bastato, sono un’incostante e senza un impegno all’esterno avrei smesso.

      Il nome deriva dall’altra mia passione, il tè, e appunto il tè tostato è uno di quelli che preferisco; in giapponese si dice Hojicha ed era abbastanza improbabile, così ho scelto la versione italiana, ma per un anno intero quando dicevo “Il tè tostato” tutti capivano “Il terzo stato”: è imbarazzante dover ripetere come ti chiami, ma sento di essere quasi fuori dal tunnel. Andando avanti Il tè tostato si è arricchito di idee, voglia di fare, progetti, collaborazioni, il rapporto uno a uno di me che scrivo e mio padre che leggeva è cambiato e oggi occupa moltissimo della mia giornata.

       

      2) Chi c’è dietro Il tè tostato?

      Il tè tostato è tutto mio e solo mio, in un’autarchia arcaica e felice. Dato che sono in costruzione (e demolizione) personale continua, lo è anche il blog. I libri sono la cosa che mi piace di più, la lettura e la scrittura sono il modo in cui preferisco passare il tempo, sono una solitaria, mi piace l’autunno e il malumore della pioggia. Poi c’è tutta la mia vita personale che nel blog non appare, ma lo condiziona come la lettura condiziona me. Parlando di pratica dietro c’è una negata col computer che ha imparato a starci insieme, la mia pagina l’ho fatta da sola e so che si vede, ma ne sono orgogliosa, ed è stato un passo importante, ci sono poi, e soprattutto, molte ore di lettura, di approfondimento, di discussione e confronto con chi legge, c’è l’amore per la condivisione del mondo dei libri la frequentazione di librerie e il dialogo con chi di libri vive e lavora, e moltissima curiosità.

       

      3) Il tuo scaffale d’oro

      Lo scaffale è lungo e articolato, in ordine sparso: Jack Kerouac, George Simenon, Virginia Woolf, J.D. Salinger, Jane Austen, Emily Brontë, tutti gli Harry Potter. Di alcuni autori l’intera narrativa per me è fondamentale, certo con delle preferenze di titolo, e poi c’è la saga che ha frantumato i miei pregiudizi letterari, ed è stata una sensazione di miglioramento unica. Il mio percorso di lettore mi ha portata dall’amare visceralmente gli americani della beat generation, poi a sentire la necessità di ambientazioni inglesi a partire da Peter Pan; ora, per esempio, sono inamorata di Elizabeth Jane Howard.

      Ma c’è un’autrice italiana a cui devo tutto ed è Natalia Ginzburg: è stato con Lessico Famigliare che ho scoperto il piacere della lettura, avevo undici anni. C’è inoltre un autore cui devo l’attenzione per la parola e la fiducia nell’immaginazione ed è Italo Calvino: Se una notte d’inverno un viaggiatore mi ha insegnato che le storie possibili sono infinite e così le vite.

       

      4) Un personaggio in cui ti immedesimi particolarmente

      Holden Caulfield, per il suo disagio cui il mio assomiglia moltissimo e la sua voglia di esistere anche. Ho una famiglia di personaggi letterari, sono figure che sento, vorrei potergli telefonare, farci una passeggiata, ma nessuno è come Holden per me. Lui sa chi sono, e seppure abbia ancora sedici anni mentre io sono diventata grande, e si spera che diventerò vecchia, Holden è in me e io lo tengo stretto. Che poi l’immedesimazione secondo me è sopravvalutata, ho amato dei libri in cui non mi sono trovata, sono stata spettatore seppure partecipe, in ogni lettura entro e esco dall’ambientazione, ma non dai personaggi, non spesso almeno, ma Holden, lui non si batte, non se ne è più andato da me.

       

      5) Se il tuo blog fosse una canzone..

      Il mio blog sarebbe Nella mia ora di libertà di Fabrizio De André, e Hotel Supramonte; ci sono poi alcune colonne sonore di film, quella di City of Angels prima di tutte, film orribile,ma brutto brutto, colonna sonora pazzesca, e poi quella di Ritorno al futuro.

      Poi c’è Mexico di James Taylor, perché l’evasione è quel posto in cui poi si va a vivere.

       

      6) Il tuo rapporto con la scrittura/con la lettura

      Con la lettura facilissimo, con la scrittura complicatissimo. Leggere e scrivere sono le uniche cose che ho sempre fatto da quando ho imparato, quelle che mi hanno salvato, divertito, sostenuto, fatto soffrire e fatto stare bene.

       

      7) Progetti in cantiere

      Uh, moltissimi! Tra quelli interni al blog e le sue derive, ho tremila idee e, contrariamente al mio solito che le contemplo e basta, ora tento di realizzarne almeno due o tre. Sto imparando a essere (almeno un po’) concreta. Comunque tra le altre dovrebbe esserci l’abbandono della mia grafica autodidatta alla volta di qualcosa meno naif , ma non troppo, e nuovi gruppi di lettura, che sono un po’ la mia missione.

      Posted in Guestpost e interviste | 4 Comments | Tagged bookblogger, City of Angels, Emily Brontë, Faber, Fabrizio De André, George Simenon, Harry Potter, Hotel Supramonte, Il tè tostato, Italo Calvino, J.D. Salinger, Jack Kerouac, Jane Austen, Laura Ganzetti, Lessico Famigliare, Natalia Ginzburg, Nella mia ora di libertà, Peter Pan, Ritorno al futuro, se una notte d'inverno un viaggiatore, un'ora con, Virginia Woolf, vita da blogger
    • Un’ora con…Marina Grillo di interno storie

      Posted at 11:50 am08 by ophelinhap, on August 31, 2015

      La blogger di oggi, calabrese come me, si autodefinisce piccola come un libriccino, ma il suo blog è una vera e propria biblioteca di recensioni che spaziano dalla narrativa italiana a quella straniera, dai libri di viaggio a quelli per bambini, per non dimenticarmi che soffro della sindrome di Peter Pan, sostiene Marina, sostiene.

      Inoltre, Marina è anche molto attiva su Instagram con i suoi #bookin(gram)mi: per segnalarle le vostre letture preferite, basta usare l’hashtag motivando la vostra scelta, per dare alle foto dei vostri libri del cuore la possibilità di essere condivise sul suo account.

      Che aspettate a scoprirla?

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      1) interno storie: come e perché?

      In origine avrebbe dovuto essere Miss Little Book, poi, per questioni di chi tardi arriva male alloggia, mi sono accontenta di invertire i termini. La scelta non ha un significato particolare, ci ho pensato molto, ho dato un forte senso personale. Ero ancora legata al vecchio blog (non letterario). Con ogni probabilità, ci saranno sono cambiamenti in vista, combattuta se mantenere questo nome o dare una svolta più matura. È il Little che mi sta stretto, sento l’esigenza di essere altro (Nota di Ophelinha: il blog di Marina ora si chiama interno storie).

      2) Chi c’è dietro interno storie?

      Una trentunenne (oddio!) introversa e curiosa, appassionata di libri e di lettura, che avrebbe voluto occuparsi di editoria. Parlo già al passato, ci ho messo una pietra sopra. Tuttavia, per un periodo ho avuto una brevissima esperienza in una casa editrice indipendente, sono stata delusa dalle modalità di lavoro (molti collaboratori non pagati) e dall’aurea snob che ruota intorno ai libri. Non voglio essere complice di questo sistema che considera la cultura per pochi.

      Vorrei essere e avere altro, nel frattempo il blog mi assorbe completamente, per me è un lavoro anche se non guadagno, non è una perdita di tempo, è il mio biglietto da visita. Che si sappia in giro.

      3) Il tuo scaffale d’oro

      Tra i preferiti: Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, tutta la Ferrante, I racconti di Pietroburgo di Gogol, Il mare non bagna Napoli della Ortese, Microcosmi di Magris, Virginia Woolf, Dalla parte delle bambine di Gianini Belotti, Schnitzler, Cognetti. Gli ipotetici: la restante bibliografia della Ortese, le autrici italiane del Dopoguerra, la letteratura nordica che ultimamente mi sta appassionando, la letteratura marina e isolana, i contemporanei americani. Quest’ultimi li devo inquadrare meglio.

      4) Un personaggio in cui ti immedesimi particolarmente

      Non ho un personaggio preferito, faccio più attenzione al contesto e alla storia: attraverso i libri ritrovo in questo o in quello un qualcosa di me, una specifica situazione. Ultimamente mi sono ritrovata nei racconti di Francesca Marciano, Isola grande isola piccola.

      5) Se il tuo blog fosse una canzone..

      Pur essendo una fan quasi della prima ora dei Subsonica, nessuno dei loro testi si adatta al mio spazio. A giorni alterni potrebbe essere: New soul di Yael Naim, quando sono sopraffatta dall’euforia; qualsiasi brano della colonna sonora del Favoloso mondo di Amelié, troppo incline a sbalzi umorali ma non ho un pessimo carattere, anzi; Amongst the waves dei Pearl Jam per la spensieratezza dei giorni marini.

      6) Il tuo rapporto con la scrittura/con la lettura

      Odi et amo. La bulimia di lettura non mi fa per nulla bene, odio quando mi spingo oltre il limite. Quando leggo troppo avidamente, sento di perdere il senso di questo gesto fino a diventare nauseante. Allora, devo prendermi una pausa e ricominciare a piccoli passi. Non sono una lettrice accanita. Diffido di quelli “tutto libri e null’altro”, mi sembrano dei reclusi. I libri mi hanno aiutata in momenti burrascosi, concentrarmi sulla scrittura e lettura significa accantonare un po’ i problemi.

      Le parole mi incantano, soprattutto certe costruzioni immaginarie. Spesso sono ispirata e quando decido di buttare su un foglio due righe, le parole volano via. Ho una memoria labile. Cerco di riafferrarle ma le suggestioni non sono più le stesse.

      7) Progetti in cantiere

      Nuove rubriche, nuovi ispirazioni anche molto frivole, nuovo abito e forse un nuovo indirizzo (vedi risposta 1).

      Posted in Guestpost e interviste | 10 Comments | Tagged Anna Maria Ortese, blogging, bookblogger, Bookworms, Claudio Magris, Elena Ferrante, Elena Gianini Belotti, Francesca Marciano, interviste, Little Miss Book, Marina Grillo, o, Paolo Cognetti, Schnitzler, Tomasi di Lampedusa, un'ora con, Virginia Woolf
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