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Dal film “Revolutionary Road” |
È una sera come tante.
Lui torna a casa del lavoro, stanco, con l’aria sfatta, la cravatta allentata, l’aria colpevole e confusa.
Lei lo aspetta per cena. I bambini sono già a letto.
Dalla cucina si sprigiona un odorino delizioso e la casa è pulita e ordinata come sempre. Lei è stata dal parrucchiere e si è fatta la messa in piega. La tavola è perfettamente apparecchiata, le tovagliette perfettamente allineate, i bicchieri perfettamente simmetrici, riempiti di vino rosso esattamente a metà.
Lui posa la ventiquattr’ore e va a lavarsi le mani. Si siede.
“Non bevo più vino rosso”.
“E da quando?” domanda lei, sorridendo del suo sorriso indulgente, mentre porta in tavola l’arrosto e le verdure.
“Da mesi bevo solo vino bianco. Petit Chablis, preferibilmente”.
“Posso chiederti come mai?”
“Perchè ho conosciuto qualcuno..qualcuno che beve solo vino bianco…e mi sono innamorato di lei. Non per il vino, si intende. Non è certo così che volevo cominciare questa conversazione”.
Si passa una mano tra i capelli, nervoso. Lei lo guarda, imperturbabile. E aspetta.
“Sono mesi che vorrei parlartene..ma non trovo mai il momento giusto, o le parole giuste..e comunque, volevo essere sicuro dei miei sentimenti, sicuro di quello che proviamo – io e lei, intendo…Mi spezza il cuore ferire te e i bambini, so che è un clichè ma credimi è l’ultima cosa che vorrei…È che lei è..diversa, piena di luce e di ombre, ma soprattutto di luce..piena di entusiasmo, così piena di vita da costringermi a sentirmi vivo, da tirare fuori la parte migliore di me, quella che pensavo non esistesse più…Con lei mi sento un adolescente innamorato, tutti i giorni, e vedo il mondo attraverso i suoi occhi..e ho voglia di guardarla addormentare, e di svegliarmi con lei..di farle visitare i posti che ho amato, di costruire qualcosa con lei, avere una figlia che abbia i suoi occhi, la sua curiosità, la sua sete di vita…
So che tutto questo non ti interesserà..quello che cercavo di dirti, arrampicandomi sugli specchi, è…io me ne vado”.
Lui si appoggia alla spalliera della sedia, pallido, sfinito, e si passa una mano sugli occhi.
Lei, lentamente, sposta la sedia e si alza, sempre più lentamente. Si avvicina a lui e gli massaggia le spalle.
“Povero caro…sei tanto stressato..e tanto, tanto stanco…si tratta evidentemente di un esaurimento nervoso…ma non devi preoccuparti di niente…mi occuperò io di tutto, come sempre…intanto vado a scaldarti l’arrosto, che si è raffreddato…e domani contatto un analista che conosco…è davvero in gamba, ha fatto miracoli per una delle mie colleghe…intanto bevi un sorso di vino, e rilassati…non pensarci più…non serve a nulla”.
Mentre lei si allontana, lui si sente improvvisamente rassegnato, e stanchissimo…e i suoi pensieri vanno a letture di marqueziana memoria, in cui l’amore non ricambiato, contrastato o infelice veniva paragonato all’odore di mandorle amare, al suicidio per cianuro…o alla possessione demoniaca..o ai sintomi del colera…ma mai, proprio mai era stato scambiato per i sintomi di un esaurimento nervoso.
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Dal film “Ricordati di me” (Muccino) |
9 thoughts on “Credevo fosse amore,invece era esaurimento nervoso (racconto breve)”
Anonimo
Dalla rubrica QUESTIONI DI CUORE
di NATALIA ASPESI – Venerdi’ di Repubblica (15/06/12)
Mi sono inaspettatamente
innamorata in modo totale,
profondo, passionale.
Non so dire se anche lui
fosse innamorato, certo mi
ricambiava con passione e
tenerezza. Dopo un anno la moglie ha fiutato
il tradimento e scatenato la guerra.
Io mi sono fatta da parte, mentre lui si impegnava
per tranquillizzare la consorte
ed evitare «disastri» nel suo ambito familiare,
sociale e lavorativo (che lui considera
un tutt’uno). Perché lui non ha mai
avuto dubbi: non avrebbe cambiato la sua
vita per me, non avrebbe mai demolito la
sua immagine sociale per me, non avrebbe
fatto soffrire nessuno per me, pur dimostrandomi
un profondo affetto. Evidentemente
però non ero nel novero delle
persone da non far soffrire.
Ma io non gli avevo mai chiesto di lasciare
la moglie. Mi ha messo da parte
morbidamente, nel giro di sei/sette mesi,
prima diradando gli sms, poi gli incontri, fino
a smetterli del tutto, sempre con la motivazione
che era supersorvegliato. Alla fine,
si è deciso a lasciarmi definitivamente,
(gli ho volutamente dato questa responsabilità)
con una lettera in cui mi esprimeva il
suo affetto con parole vagamente consolatorie.
Avrei preferito più coraggio, che mi
avesse scritto «ho scelto di non ricambiare
il tuo amore», anziché «non posso» ricambiare
il tuo amore. Ho sofferto molto, sono
passati mesi, lo penso ancora ma credo
che: 1) lui non era innamorato; 2) ho il sospetto
che a suo tempo mi abbia tradita
(con una terza donna); 3) è possibile che mi
abbia già rimpiazzato con una storia che
non lo costringa ai sensi di colpa. Non ho
rimpianti, è stata per me la più bella storia
d’amore, finora. Quanto a lui, non so come
viva, e la moglie? Sarà soddisfatta, non esigendo
di essere amata. Quanto a mio marito,
ho capito che devo proprio lasciarlo, anche
per darmi la possibilità, eventuale, di
incontrare un vero compagno di vita.
Annabella | Arezzo
Se dovessi approssimare una percentuale
attraverso le lettere che ricevo, potrei
dire che su dieci amori clandestini
tra donne e uomini sposati, uno e forse
neppure uno, finisce con «il trionfo
dell’amore» e la separazione dai
rispettivi coniugi. Non voglio mettere
in guardia nessuno, ma vorrei solo che
si tenesse conto che questi amori vanno
presi per quello che sono: meravigliosi
ma temporanei, quindi portatori
di gioia ma anche di dolore. A meno che
il matrimonio sia un vero e proprio
inferno, non basta la fine dell’attrazione
sessuale o dell’innamoramento
per farlo crollare. Solidarietà, affetto,
abitudini, interessi comuni, progetti,
proprietà, figli, possono tenere insieme
una famiglia con una forza che nessuna
passione può distruggere. In generale
naturalmente. Ma ripeto, l’opposto
mi appare assai raro. Quando inizia un
rapporto d’amore tenuto attentamente
clandestino, la fine avviene quando
il coniuge cornificato smette di far finta
di niente, o finalmente si rende conto
di cosa sta succedendo, e dice basta.
Il rientro nei ranghi del fedifrago o della
fedifraga è certo al 99 per cento. Quindi:
o si rinuncia da subito all’amore extra,
oppure lo si vive sapendo che finirà.
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Ophelinha
…mmmh…ma Venerdi' di Repubblica ha anche una rubrica Questioni di cuore? Pensavo fosse piu' roba da Confidenze, Intimita' et alia…neanche da Cosmopolitan!
In ogni caso, il commento della Aspesi e' di un'ovvieta' sconcertante.
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Anonimo
Per questo amo Ophelinha, perche' non e' mai banale.
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Ophelinha
🙂
…e nemmeno tanto coerente 🙂
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Anonimo
Ah no, la coerenza non ti manca!!
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Ophelinha
…lo prendero'come un complimento..o quantomeno come qualcosa su cui costruire, dato che mi ritengo estremamente incoerente!
Un abbraccio
Ophelia
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Anonimo
cara amica sono un un uomo adulto con moglie e figli già adulti
ti posso confessare che mi sono innamorato di una donna meravigliosa cosa posso fare che sto' impazzendo con mia moglie forse e rimasto un rapporto di amicizia senza sentimenti
mi trovo ad un bivio della mia vita mi sto' beccando l'esaurimento nervoso, in queste condizioni non riesco piu' ad affrontare la vita, mi sono innamorato come un ragazzino.
un caldo abbraccio
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Ophelinha
caro anonimo, sarebbe bello se ci fossero delle linee guida che ci dicessero come comportarci, ogni volta che ci troviamo ad un bivio e non sappiamo quale direzione scegliere, ogni volta che ci sentiamo persi, ogni volta che non riusciamo a ritrovarci.
A volte fare la cosa giusta è tremendemente difficile e può letteralmente spezzarci, lasciarci vuoti (ma poi, la cosa giusta per chi? per che cosa?) ma è difficile anche fare pace e silenzio dentro di sè e mettersi nelle condizioni ottimali per ascoltare le ragioni del cuore. Per sapere chi siamo veramente, e cosa vogliamo veramente.
Datti tempo. Prenditi il tempo di capire cosa vuoi tu veramente, e per cosa valga la pena lottare.
Prenditi il tempo di amarti, e di pensare a dove vorresti veramente essere.
Buona fortuna.
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Anonimo
grazie dei consigli cerchero' di riflettere e penzare realmente cosa e giusto fare e spero tanto di non fare soffrire persone che io amo grazie ancora
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