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Vasilij Kandinskij, Punto, linea, superficie |
A Nininho
Tu che conosci il mio silenzio
e non lo interrompi, perché lo comprendi,
tu, lo sguardo che svela mille e poi mille parole,
tu, gli occhi sornioni e canzonatori che fermano il tempo,
tu, la voce di velluto che incanta il rumore e mi insegna il silenzio,
tu, le lunghe mani di cera capaci di cancellare il mondo,
tu, perduto nei meandri della vita,
nei viottoli degli anni,
nelle scorciatoie delle stagioni,
fermo agli incroci dei minuti,
in un battito di secondo
– sei tutto quello che cerco
sei tutto quello che dico
con mille e più mille parole
nei baratri del mio silenzio
(@OphelinhaPequena)
3 thoughts on “Tu che conosci il mio silenzio”
Anonimo
Dedicato alla poetessa che anima queste pagine
Che ne sai di un bambino che rubava
e soltanto nel buio giocava
e del sole che trafigge i solai, che ne sai
e di un mondo tutto chiuso in una via
e di un cinema di periferia
che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai.
Conosci me la mia lealtà
tu sai che oggi morirei per onestà.
Conosci me il nome mio
tu sola sai se è vero o no che credo in Dio.
Che ne sai tu di un campo di grano
poesia di un amore profano
la paura d'esser preso per mano, che ne sai
l'amore mio
che ne sai di un ragazzo perbene
è roccia ormai
che mostrava tutte quante le sue pene:
e sfida il tempo e sfida il vento e tu lo sai
la mia sincerità per rubare la sua verginità,
sì tu lo sai
che ne sai.
Davanti a me c'è un'altra vita
la nostra è già finita
e nuove notti e nuovi giorni
cara vai o torni con me.
Davanti a te ci sono io
dammi forza mio Dio
o un altro uomo
chiedo adesso perdono
e nuove notti e nuovi giorni
cara non odiarmi se puoi.
Conosci me
che ne sai di un viaggio in Inghilterra
quel che darei
che ne sai di un amore israelita
perché negli altri ritrovassi gli occhi miei
di due occhi sbarrati che mi han detto bugiardo è finita.
Che ne sai di un ragazzo che ti amava
che parlava e niente sapeva
eppur quel che diceva chissà perché chissà
si tu lo sai
adesso è verità.
Davanti a me c'è un'altra vita
la nostra è già finita
e nuove notti e nuovi giorni
cara vai o torni con me.
Davanti a te ci sono io
dammi forza mio Dio
o un altro uomo
chiedo adesso perdono
e nuove notti e nuovi giorni
cara non odiarmi se puoi.
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Ophelinha
All'anonimo lettore, con la speranza che apprezzi i versi di una delle mie poetesse preferite:
Summer for thee, grant I may be
When Summer days are flown!
Thy music still, when Whippowil
And Oriole – are done!
For thee to bloom, I'll skip the tomb
And row my blossoms o'er!
Pray gather me –
Anemone –
Thy flower – forevermore!
(Emily Dickinson)
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Anonimo
Dedicato a tutti quelli che hanno lasciato un vuoto, a partire da colui che ha scritto questi versi.
Mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo che bella compagnia
sono giorni di finestre adornate
canti di stagione
anime salve in terra e in mare
sono state giornate furibonde
senza atti d'amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
ore infinite come costellazioni e onde
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e no basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro
i futuri incontri di belle amanti scellerate
saranno scontri
saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia
mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni
mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo
ti saluto dai paesi di domani
che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia
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